angle-left ANSFISA: LE ATTIVITA’ DELL’AGENZIA NEL 2023 E I PROGRAMMI PER IL 2024

I traguardi raggiunti nel 2023, anno in cui si è compiuto un rilevante processo riorganizzativo dell’Agenzia che si è dotata di una struttura interna più adeguata a svolgere le proprie attività, sono la base su cui continuare a potenziare e ad espandere la sua azione. Un assetto più organizzato, corroborato da un maggior numero di tecnici e risorse esperte, sono infatti due leve indispensabili per affrontare le sfide numerose e impegnative in cui l’Agenzia è impegnata. L’organico non è ancora al completo ma il 2024 è cominciato con 424 risorse in forza, con cui poter potenziare anche i presidi territoriali.

L’AZIONE DELL’AGENZIA E I SETTORI DI COMPETENZA

Promuove la sicurezza e assicura la vigilanza sulle condizioni di sicurezza delle infrastrutture ferroviarie, stradali e autostradali e impianti fissi: questo l’incipit con cui viene istituita e inquadrata l’attività dell’Agenzia che oggi ha competenze su tre diversi settori: il sistema ferroviario, che comprende anche il trasporto regionale, le ferrovie isolate e turistiche; la rete infrastrutturale di strade e autostrade, gli impianti di trasporto pubblico locale, compresi quelli di traslazione (funivie, seggiovie, scale mobili, tapis roulant, ascensori pubblici). In sintesi, un raggio di azione vasto, diversificato e diffuso sul territorio su cui ANSFISA svolge numerose e diverse attività, che, con una semplificazione, possono essere riepilogate come attività di vigilanza, supervisione e promozione della sicurezza. L’Agenzia si propone quindi di dare una nuova dimensione ai controlli operati sulla rete infrastrutturale, rendendoli più efficaci e sistemici, per costruire e consolidare un sistema di governance sulla sicurezza che possa essere di riferimento per tutte le modalità di trasporto terrestre, beneficiando anche di sinergie e ottimizzazioni tra i tre diversi ambiti. Su tutto, lo sforzo di chiarire sempre più e semplificare le procedure e di individuare le modalità più efficaci e sostenibili per vigilare sulla sicurezza dei servizi di mobilità.

LE ATTIVITA’ SVOLTE NEL 2023 E I PROGETTI AVVIATI

Per offrire una rappresentazione sintetica delle attività svolte nel 2023 e della loro tendenza generale di crescita e sistematizzazione può essere utile evidenziare alcuni degli elementi su cui si è focalizzato il lavoro:

NEL SETTORE STRADE E AUTOSTRADE

  • Ispezioni su 754 opere d’arte, traguardando un +217% rispetto al 2022
  • Tavoli di lavoro tecnico con rappresentanze di Regioni, Province, Comuni per monitoraggio costante delle infrastrutture gestite e delle criticità più ricorrenti
  • Contatti strutturati con presidi territoriali e Prefetture per contribuire ad un sistema organizzato e condiviso di controllo e prevenzione

NEL SETTORE FERROVIE

  • Più di 150 attività di supervisione e ispezione: verificati circa 6.000 elementi tra infrastrutture, treni e sottosistemi
  • Avvio della digitalizzazione dei processi autorizzativi con progetti pilota da estendere poi ad altri sistemi
  • Audit dedicati al fattore umano che attualmente rappresenta un punto di attenzione fondamentale nella prevenzione di incidenti e inconvenienti
  • Verifiche sui passaggi al livello che rappresentano un elemento di fragilità della rete, che peraltro coinvolge sia la parte stradale che ferroviaria

NEL SETTORE IMPIANTI FISSI

  • Lavoro di riassetto normativo del settore che deve evolvere verso maggiore autonomia e responsabilità dei gestori, in linea con quanto fatto nel ferroviario
  • Effettuate 4.692 ispezioni, incrementate del 80% rispetto al 2022

DIGITALIZZAZIONE PER IL MONITORAGGIO DEL SISTEMA INFRASTRUTTURALE ITALIANO

Nel 2023 è stato approntato il lavoro per avviare un progetto per lo sviluppo di una piattaforma digitale di monitoraggio integrato con cui raccogliere ed elaborare dati ed esiti delle attività di verifica e ispezione. Si tratta quindi di un sistema, che sarà la base su cui far confluire i dati di monitoraggio raccolti, anche tramite diverse banche dati, e supportare le decisioni per orientare le iniziative di prevenzione e intervento con maggiore puntualità ed efficacia. Tecnologia avanzata e intelligenza artificiale alla base di elaborazioni complesse e modelli predittivi con cui vigilare più efficacemente sui gestori delle infrastrutture e organizzare le attività di supervisione e controllo.

I PROGRAMMI PER IL 2024

Quanto avviato nell’anno passato è al centro del lavoro che sta caratterizzando il 2024 e che punta ad intensificare:

  • il lavoro ispettivo e di supervisione per monitorare le criticità del territorio con particolare attenzione alle condizioni che caratterizzano il territorio italiano come il rischio idrogeologico e il rischio sismico e ai fenomeni più attuali come gli eventi climatici estremi
  • il dialogo costante con Gestori ed Enti locali per sollecitare l’attenzione su situazioni specifiche, sollecitare l’organizzazione su processi di monitoraggio e prevenzione, supportare iniziative per il miglioramento gestionale. In generale, favorire la diffusione della cultura della sicurezza
  • la digitalizzazione dei processi e l’innovazione tecnologica per incrementare il monitoraggio sullo stato delle infrastrutture e supportare le attività di prevenzione e mitigazione dei rischi
  • il potenziamento delle attività di vigilanza, della loro capillarità e tempestività, grazie alla combinazione dell’impiego di un maggior numero di risorse professionali e dell’applicazione di metodologie più evolute

Per uno sguardo specifico sui tre settori, si può schematizzare:

NEL SETTORE STRADE E AUTOSTRADE

Gli obiettivi prioritari del Programma 2024 delle attività di vigilanza sulle condizioni di sicurezza delle infrastrutture stradali e autostradali sono stati identificati in:

  1. Rete stradale secondaria, gestita da Regioni, Province, Città Metropolitana, Comuni: dopo aver concentrato l’attività ispettiva sulla rete autostradale e stradale gestita dai Concessionari autostradali e da ANAS, gestori maggiormente organizzati, nel corso del 2024 si avviarenno le attività di ispezione e controllo sulla rete stradale secondaria.
  2. Aree a maggiore rischio idrogeologico, ovvero la combinazione del rischio idraulico e del rischio frana: data la vulnerabilità del territorio, sulla base della caratterizzazione operata dall’ISPRA, verranno identificate le aree e le relative inf infrastrutture stradali a maggiore rischio idrogeologico
  3.  Viabilità a maggiore incidentalità: Sulla base dei dati ISTAT sull’incidentalità della rete autostradale, verranno individuate le direttrici che presentano maggiore tasso di incidentalità
  4. Infrastrutture a maggiore vulnerabilità: analisi della strada nel suo complesso e in base alle sue caratteristiche costruttive (ad esempio: larghezza, caratteristiche geometriche e di progetto, presenza e caratteristiche delle opere d’arte - ponti, gallerie, etc)

Le attività verranno distribuite geograficamente nel Paese tra Nord-Est, Nord-Ovest, Centro, Sud e Isole e le ispezioni previste per l’anno confermano l’andamento n crescita con 800 operate d’arte e 1.000 km da ispezionare.

NEL SETTORE FERROVIARIO

Per quanto riguarda il settore ferroviario sono in programma 183 attività di ispezione e audit. Le priorità identificate riguardano:

  • L’incremento delle attività autorizzative e di supporto che accompagneranno l’implementazione dei progetti PNRR
  • L’intensificazione delle attività di formazione e sensibilizzazione sul fattore umano e la cultura della sicurezza
  • Il miglioramento della sicurezza dei passaggi a livello
  • L’implementazione di nuovi pacchetti digitali per i processi autorizzativi
  • L’implementazione di nuovi quadri normativi e regolatori, a partire dai treni all’idrogeno

Una delle critività sotto la lente è la protezione della rete esposta ad attraversamneti indebiti o a comportamenti imprudenti.

NEL SETTORE IMPIANTI FISSI

Si continuerà a lavorare su una nuova regolamentazione ispirata alla logica dell’ampio coinvolgimento e della forte responsabilizzazione delle aziende esercenti il trasporto, in quanto soggetti responsabili della sicurezza. Verranno definite alcune linee guida attuative:

  • sui requisiti per la qualificazione ed il riconoscimento dei Centri di formazione,
  • sui requisiti professionali dei verificatori indipendenti ed i programmi dei corsi di formazione

A programma sono previste circa 4.000 ispezioni.

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