Si susseguono gli appuntamenti di confronto, studio e approfondimento che vedono coinvolta ANSFISA sul fronte della promozione della Cultura della Sicurezza, una delle attività ritenuta fondamentale e prioritaria per elevare il livello di sicurezza complessiva del sistema. In particolare, se ne parla in ambito ferroviario dove la regolamentazione europea ha esplicitamente inserito questa condizione fra quelle che devono essere considerate e disciplinate, anche attraverso un forte impegno della leadership per portare concretamente nell’organizzazione gli elementi di questo approccio e produrre un effettivo cambiamento nella cultura aziendale, tenendo presente anche l'interazione con tecnologie sempre più presenti e performanti.

Questo l’argomento al centro della mattinata di oggi, in cui, al Politecnico di Milano, si affronta il tema nell’ambito di un confronto approfondito e verticale fra esperti della materia e operatori ferroviari soffermandosi proprio sugli aspetti organizzativi e gli indirizzi giurisprudenziali che possono fornire spunti e orientamenti importanti su cui si cimenta il settore. Pier Luigi Giovanni Navone, a capo della Direzione per la Sicurezza Ferroviaria di ANSFISA, partecipa proprio per inquadrare la questione della Cultura della Sicurezza che si basa su tre gambe ugualmente rilevanti: la Just Culture, ovvero la cultura della fiducia che consente al personale operativo di esprimersi in libertà; la cultura del reporting; la cultura dell’apprendimento che consente di imparare dall’esperienza condivisa. L'occasione è utile per sottolineare quanto lavoro sia in corso sul fronte della divulgazione, supervisione e formazione anche in ambito internazionale. A questo proposito si è chiusa solo da tre giorni, la terza edizione dei Safety Days, conferenza internazionale di settore organizzata dall’ ERA, l'Agenzia Europea per la Sicurezza delle Ferrovie, a Tallinn in Estonia, in cui esperti, leader, chi tutti i giorni fa la sicurezza in ambito ferroviario e in altri settori ad alto rischio, si confrontano sule tematiche più attuali. Nel Focus dell’edizione 2023 un “sistema ferroviario che impara”, è stata inserita anche la sessione “Imparare dal monitoraggio”, condotta dall’Ing. Ilaria Castriota, Responsabile Audit di processo di ANSFISA, i cui metodi e strumenti di verifica e supervisione che si stanno sperimentando e sviluppando suscitano grande interesse e curiosità, come modello empirico per costruire un sistema di reportistica sempre più completo ed efficace su cui pianificare e sviluppare le attività di supervisione e formazione necessarie. Ai Safety Days di Tallin tanti gli approfondimenti oggetto di attenzione e indagine: come far sì che le indagini sugli incidenti e sui quasi incidenti e i report di monitoraggio diventino catalizzatori per miglioramenti complessivi nel settore ferroviario? Quali tecniche, e loro potenzialità, possono influenzare le prestazioni di sicurezza ed evitare incidenti futuri? Qual è il ruolo dei big data ai fini del monitoraggio? Come migliorare l’efficacia della formazione sulla sicurezza? Il tutto guardando sempre anche alle esperienze di altri settori affini nella gestione di questi aspetti, come ad esempio l’aeronautica o il nucleare, consapevoli di quanto ancora si possa imparare gli uni dagli altri sia a livello metodologico che di best practice.

In agenda già nei prossimi giorni altri appuntamenti di disseminazione e riflessione condivisa, da webinar, a momenti di confronto dedicati alla Just Culture, a congressi internazionali come Irsc - International Railway Safety Council, che da domenica 1° ottobre a Cape Town continuerà a tenere i fari accesi sul ruolo del fattore umano e sulla consapevolezza della sua incidenza e centralità nell'attività e nell'intera organizzazione.

 

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FERROVIARIO: FATTORI UMANI E ORGANIZZATIVI SOTTO LA LENTE. A CHE PUNTO SIAMO? - Portale ANSFISA