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angle-left PROTEZIONE DELLE INFRASTRUTTURE NAZIONALI E NUOVA DIRETTIVA CER, ANSFISA PARTECIPA AL WORKSHOP

Martedì, 14 Febbraio 2023

 Organizzato da ENEA e INGV, al workshop è stata presentata anche l’iniziativa EISAC.it (European Infrastructure Simulation and Analysis Centre, nodo Italiano), un accordo di programma per lo sviluppo e l’erogazione di tecnologie per il supporto al monitoraggio e all’analisi del rischio fisico per le Infrastrutture Critiche nazionali. 

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La Direttiva CER (Critical Entity Resilience), recentemente introdotta dal quadro normativo comunitario ha l’obiettivo di garantire l’integrità e di aumentare la resilienza di tutte le infrastrutture critiche, ovvero reti e beni infrastrutturali che, se danneggiati o distrutti, causerebbero ripercussioni alle funzioni cruciali della società, esponendo i cittadini a gravi danni per la mancanza di infrastrutture e di servizi primari. Della nuova Direttiva, che dovrà essere recepita dagli Stati Membri attraverso provvedimenti di legge che si traducano in azioni in linea con queste indicazioni strategiche integrandole nelle differenti politiche nazionali, si è parlato oggi durante il workshop organizzato nella sede del CNEL che ha visto la partecipazione di chi è coinvolto quotidianamente in questo lavoro sia in termini di ricerca scientifica, sia in termini di regolamentazione, supervisione e responsabilità funzionale.

Il tema è molto attuale e richiede una capacità di risposta pronta e univoca anche in considerazione dei fenomeni dirompenti in atto: il cambiamento climatico e i suoi impatti su eventi idrogeologici e sismici, i problemi di invecchiamento delle infrastrutture e delle reti mentre parallelamente si deve compiere la transizione energetica e quella digitale. Sia che si parli di terremoti, frane, eruzioni, alluvioni, o di minacce di specie antropica, la Direttiva mette al centro la valutazione del rischio che, vista la complessità dei fenomeni, deve essere strutturata in maniera dinamica e sistematica.

In linea con questo orientamento generale, ANSFISA, rappresentata da Emanuele Renzi che guida la Direzione Generale per la sicurezza delle infrastrutture stradali e autostradali, ha voluto ribadire il grande sforzo che si sta facendo per spostare lo sguardo dal singolo asset all’intero funzionamento del sistema, ponendo attenzione ai processi, alla pianificazione, alla programmazione. Anche le ordinarie attività di supervisione si devono basare su valutazioni solide e concrete perché emergenti da elementi di conoscenza e strumenti sistemici. Tra le sfide più grandi quella della qualificazione degli operatori che questi strumenti e questa conoscenza devono gestire e utilizzare.

Tutti gli interventi si sono concentrati sull’importanza di partire da una visione di insieme, di coltivare un approccio olistico, di promuovere dialogo e scambio fra coloro che si occupano di questi temi, mettendo a fattor comune conoscenze ed esperienze, anche per evitare la lievitazione dei costi e la duplicazione degli oneri. Il percorso condiviso è quello di alimentare una collaborazione costruttiva sempre più ampia per condividere i dati, per individuare un linguaggio omogeneizzato, per sviluppare gli strumenti di supporto alla conoscenza necessari a realizzare un sistema di supporto alle decisioni efficace e ottimizzato.

Nell’ambito dell’incontro è stato firmato anche l’Accordo di Programma tra ENEA e INGV finalizzato proprio a sviluppare tecnologie per il monitoraggio e l’analisi del rischio fisico delle infrastrutture critiche nazionali.