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angle-left FERROVIE: SVILUPPO INTERPORTI E TERMINAL PORTUALI, ANSFISA AL LAVORO SU SICUREZZA DEI COLLEGAMENTI CON RETE NAZIONALE

Mercoledì, 17 Maggio 2023

 Per aumentare la capacità ferroviaria nel trasporto merci su ferro, obiettivo che dipende anche dalla gestione coordinata e dalle connessioni dei sistemi logistici e trasportistici, ANSFISA sta lavorando sui livelli e gli standard di sicurezza dei collegamenti tra rete ferroviaria nazionale e terminal portuali. Nel Comitato di monitoraggio, previsto dall’accordo quadro che regola questa attività, affrontate le peculiarità dei singoli porti per apportare effetti benefici sulla sicurezza, senza creare ripercussioni sui servizi o sulla produttività. 

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Per incrementare e ottimizzare il trasporto delle merci su ferro, tra le direttrici strategiche individuate rientra sicuramente lo sviluppo e la gestione coordinata dei terminal portuali e degli interporti, in cui si svolgono parti rilevanti delle attività di logistica, intermodalità e trasportistica. La tematica, al centro dell’appuntamento di “Fermerci in Terminal”, che si è svolto nei gioni scorsi a Novara e che, mettendo al centro le necessità di superare le criticità dell’ultimo e penultimo miglio ferroviario ancora presenti sull’infrastruttura ferroviaria nazionale, nonostante gli sforzi compiuti dal Gestore dell’Infrastruttura negli ultimi anni, è stata occasione per ANSFISA di ricordare l’impegno che sta portando avanti sul fronte della sicurezza dei collegamenti fra rete ferroviaria nazionale e binari e veicoli che circolano nei porti.

Nell’ambito del lavoro di coordinamento del Comitato di Monitoraggio, istituito secondo l’accordo firmato con Mit, Rfi, Assoporti e ASSTRA nel 2017, tra gli obiettivi prioritari rientrano l’incentivazione dello sviluppo delle infrastrutture portuali e delle tratte di collegamento ferroviario, puntando a raggiungere lo stesso livello di sicurezza dell’infrastruttura ferroviaria, e l’integrazione delle infrastrutture portuali nel sistema dell’infrastruttura ferroviaria nazionale. I compiti dell’Agenzia riguardano proprio le attività utili ad uniformare e innalzare gli standard di sicurezza tendendo in considerazione le priorità e l’analisi del rischio. Nella riunione del Comitato che si è tenuta ad aprile scorso è stato affrontato il tema per il Porto di Trieste. Il Comitato di Monitoraggio si riunisce quadrimestralmente e il prossimo appuntamento sarà previsto per luglio.

In generale, le attività svolte in modalità di manovra rappresentano un punto di attenzione, ha ricordato Pier Luigi Navone, Direttore Generale per la Sicurezza delle Ferrovie durante il suo intervento al dibattito, e ANSFISA vuole mettere in campo il necessario coordinamento per eventuali interventi da effettuare, sia a terra che a bordo, affinché abbiano effetti benefici sulla sicurezza, senza creare ripercussioni sui servizi o sulla produttività. Nei prossimi incontri si parlerà delle peculiarità del Porto di Genova Pra’ e di quelle di Civitavecchia.

Durante il dibattito, che si è tenuto al Castello Visconteo di Novara,sono intervenuti anche il Viceministro delle Infrastrutture, Edoardo Rixi, Salvatore Deidda, Presidente della IX Commissione Trasporti della Camera dei deputati, l’Assessore Regionale ai Trasporti, Marco Gabusi, il Sindaco di Novara, Alessandro Canelli e Clemente Carta, Presidente di Fermerci, Cristoforo Canavese, Presidente del Terminal CIM.