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angle-left FERROVIE: PER LE AUTORIZZAZIONI OBIETTIVO SEMPLIFICAZIONE

Venerdì, 10 Giugno 2022

 Un sistema maturo, cresciuto attraverso regolamentazioni anche internazionali sempre più puntuali e l’esperienza di 10 anni sul campo, ora pronto a possibili semplificazioni con procedimenti più snelli e veloci. Consapevolezza, responsabilizzazione di tutti gli operatori ormai consolidata e pianificazione sono gli strumenti con cui affrontare le sfide del PNRR con volumi di attività in grande crescita 

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ANSFISA ha fatto il punto sull’evoluzione dei procedimenti autorizzativi per i sottosistemi a impianti fissi che nel mondo ferroviario sono arrivati ad un appuntamento importante: sono infatti passati 10 anni dal rilascio della prima AMIS per i sottosistemi di terra che è stata rilasciata a RFI per il Passante AV/AC di Bologna. Proprio in questi giorni l’Agenzia ha diffuso la bozza delle nuove Linee Guida per la consultazione pubblica rivolta agli operatori interessati a constatare ed eventualmente a proporre osservazioni alle modifiche che a breve entreranno in vigore. Il principio che ha guidato la redazione delle nuove Linee Guida è quello di semplificare, garantendo lo stesso livello di sicurezza, concetto ampiamente ribadito durante la videoconferenza dedicata proprio a questo tema e organizzata in collaborazione con il CIFI, a cui hanno partecipato anche rappresentati dell’ERA, l’Agenzia Europea per le Ferrovie, e operatori nazionali.

Partendo dagli elementi più strategici fino ad arrivare a quelli più tecnici e operativi, ANSFISA, attraverso la voce di coloro che operano nella Direzione che si occupa di sicurezza delle ferrovie, ha presentato il lavoro fatto e quello da fare nel prossimo futuro. Lo sviluppo del sistema ha infatti davanti a sé la grande sfida del PNRR che avrà un impatto significativo sul volume dei procedimenti autorizzativi: la stima è di più di 1.500 da gestire nei prossimi 5 anni, un incremento molto impattante dell’attività se si considera che quelli degli ultimi 6 anni sono stati poco più di 700. “Una sfida importante – ha dichiarato Pier Luigi Giovanni Navone, Dirigente Generale per la sicurezza delle ferrovie di ANSFISA – in cui l’autorizzazione rischia di diventare un collo di bottiglia: per questo abbiamo bisogno della collaborazione degli operatori”.

Per lavorare su questi volumi, occorre assicurare la dinamicità richiesta dal sistema e puntare alla semplificazione efficace; tra le direttrici operative individuate da ANSFISA ci sono lo snellimento delle procedure per ridurre i tempi, eliminando i passaggi a scarso valore aggiunto, l’upgrading della gestione documentale per facilitare e velocizzare la consultazione dei regolamenti e degli iter procedurali, l’individuazione di tipologie di impianti da autorizzare in cui ricondurre e standardizzare procedimenti assimilabili e alla base di tutto un attento lavoro di pianificazione.