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angle-left FATTORE UMANO E CULTURA DELLA SICUREZZA: ANSFISA PORTA L’ESPERIENZA ITALIANA ALL’IRSC DI SIVIGLIA

Martedì, 18 Ottobre 2022

 L’Agenzia ha partecipato all’International Railway Safety Council che quest’anno si è tenuto in Spagna presentando i risultati di un questionario lanciato tra gli operatori italiani per approfondire gli aspetti organizzativi che incidono sulla sicurezza. Si tratta solo di un primo step di un progetto che porterà alla continua valutazione di questi fattori in tutte le organizzazione ferroviarie presenti in Italia 

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A Siviglia dal 16 al 21 ottobre si è svolto l'IRSC, International Railway Safety Council, evento che, dal 1990, rappresenta l’occasione per uno scambio approfondito di esperienze, sviluppi e buone pratiche per migliorare la sicurezza ferroviaria in tutto il mondo. L’IRSC 2022, dal titolo: “La sicurezza ferroviaria leader a livello mondiale”, è ospitato da Adif (Amministrazione delle infrastrutture ferroviarie spagnole) e da Aesf (Agenzia spagnola statale per la sicurezza ferroviaria) in collaborazione con ERA (Agenzia europea per le ferrovie), anche per celebrare il trentennale dell'AV spagnola. Tra i temi principali dell’evento, la cultura della sicurezza e prestazioni, la digitalizzazione dei dati e dei sistemi di sicurezza, lo sviluppo tecnologico in relazione alle operazioni e alla sicurezza (monitoraggio online, analisi, big data) ed esperienze di cooperazione inter e cross-organizzativa per migliorare la gestione della sicurezza come valore unico e globale (strutture organizzative e relazioni normative). Un delegazione di ANSFISA ha preso parte dall’evento e in particolare Ilaria Castriota – Responsabile Controllo SMS e Audit di Processo e Coordinatrice di progetti di Ansfisa in Fattori Umani e Organizzativi e implementazione e diffusione della cultura della sicurezza - ha tenuto a Siviglia la presentazione: “Cultura della sicurezza (Safety Culture) e fattori umani e organizzativi (Human and Organizational Factors) nella rete ferroviaria italiana: un'indagine come strumento di monitoraggio e attuazione del processo di auditing”, mirante a illustrare, in un contesto internazionale molto rilevante, i risultati di un questionario lanciato nel 2021 e distribuito a 63 operatori, i cui esiti sono stati riportati su questo sito nel Focus Cultura della sicurezza e fattore umano nel mondo ferroviario

Nella presentazione di Siviglia, inserita nella sessione “Safety Culture and Safety Performance”, è stata sottolineata la crescente importanza in settori ad alto rischio di fattori umani e organizzativi e Cultura della sicurezza per migliorare sia i livelli di sicurezza che il benessere dei lavoratori. E’ stato approfondito il concetto che i requisiti relativi a questi aspetti devono diventare sistemici, cioè inseriti nel Sistema di gestione della sicurezza degli operatori ferroviari. Ma come si valuta questa integrazione voluta dalla normativa europea? ANSFISA non si è sottratta alla sfida e, tramite la combinazione del questionario del 2021 e la successiva campagna di audit sul campo, è riuscita a farsi un quadro generale a due anni dall'entrata in vigore del 4° pacchetto ferroviario e a individuare criteri strutturati per la pianificazione delle attività future. Sì, future, perché se l’indagine del 2021 – come ha sottolineato Castriota nel suo intervento – ha sviluppato e validato il questionario (come strumento) per ottenere risultati soddisfacenti e affidabili per attività di supervisione condotte “a distanza”, è da considerarsi solo un primo step di un progetto molto più ambizioso. Sono infatti tre gli obiettivi sfidanti che ANSFISA intende potenziare e sviluppare in questo campo:

  1. Continuare a svolgere audit su fattori umani e organizzativi e cultura della sicurezza (arrivando a valutare tutte le organizzazioni ferroviarie presenti in Italia)
  2. Monitorare e verificare le risoluzioni delle non conformità che eventualmente derivano dagli audit (follow-up)
  3. Distribuire una versione rivista del questionario per verificare i miglioramenti dell’integrazione di tali fattori nei Sistemi di Gestione della Sicurezza.

In sintesi – ha concluso Castriota - l'attività di supervisione di fattori così strategici necessita di nuovi strumenti per misurare l'efficacia delle azioni intraprese dagli operatori ferroviari e il percorso è lungo perché un intero ciclo potrà durare fino a due-tre anni. Del resto, così come “Roma non è stata costruita in un giorno”, è certo che “La cultura della sicurezza non si costruisce in un giorno e che condividere buone pratiche è sempre una buona idea”.