angle-left SETTORE FERROVIARIO: L’ITER PER DIVENTARE ISTRUTTORI ED ESAMINATORI DEL PERSONALE CHE SVOLGE ATTIVITA’ DI SICUREZZA

Diventare Istruttore o Esaminatore richiede un’abilitazione che riconosce fra le competenze acquisite capacità formative e valutative adeguate per prendersi carico della formazione del personale che nel settore ferroviario svolge attività di sicurezza. Tra questi i più noti sono sicuramente i macchinisti, una professione che richiede competenze tecniche molto specializzate e sempre più ampie. Per accompagnare e sostenere la crescita professionale delle nuove generazioni di macchinisti e sviluppare la necessaria consapevolezza e competenza su tutte le tematiche di sicurezza che impattano sull’agire quotidiano è necessario individuare figure altamente qualificate che, al di là dei numerosi requisiti richiesti, abbiano anche conoscenze approfondite e diffuse su aspetti normativi e di safety e adeguate soft-skills per insegnare e sostenere momenti di verifica. Il riconoscimento del possesso di tutte queste abilità è un’attività in capo ad ANSFISA che ogni anno organizza le sessioni di esame e le sessioni formative propedeutiche all’esame che deve essere superato per alimentare questo bacino di super-esperti. Attualmente nell’albo dell’Agenzia per tutte le attività di sicurezza risultano iscritti circa 250 istruttori e 1150 esaminatori, che sono necessariamente anche istruttori.

Storia recente di una professione antica: il macchinista con certificazione europea

E’ un decreto legislativo del 2010 a dare attuazione alla direttiva europea che introduce la certificazione dei macchinisti addetti alla guida di locomotori e treni sul sistema ferroviario della Comunità e disegna l’impianto dei criteri dei certificati complementari necessari ad autorizzare lo svolgimento delle mansioni di condotta e il format della licenza. L’Agenzia, nel 2011, definisce nel dettaglio procedure e requisiti comunicandole al Ministero e a tutti gli operatori del settore e avviando così un’attività di che si è sempre più consolidata negli anni adattandosi alle evoluzioni del sistema, recependo gli aggiornamenti normativi e definendo anche la procedura necessaria per abilitare i professionisti all’attività di Istruttore e/o Esaminatore.

Una professione ad alta specializzazione tecnica

Il macchinista ha il compito di condurre i convogli ferroviari dedicati al trasporto di passeggeri o merci sulle linee dell’infrastruttura ferroviaria. Occupandosi delle attività necessarie a preparare il convoglio alla partenza e a condurlo in sicurezza fino a destinazione il macchinista ha numerose responsabilità. E’ una figura professionale che deve possedere solide competenze sugli aspetti tecnici e normativi della circolazione ferroviaria per assicurare la corretta conduzione del treno in totale sicurezza, e che deve avere anche adeguate conoscenze di elettronica e meccanica delle locomotive. Dopo aver partecipato ad apposito corso di formazione certificato, che può essere erogato dalle imprese ferroviarie o da centri di formazione riconosciuti da ANSFISA, e dopo aver superato l’esame viene rilasciata la Licenza di Condotta che certifica il possesso dei requisiti, fisici, psicologici, di formazione e competenza. Successivamente inizia l’iter formativo specifico finalizzato alla formazione, certificazione e rilascio del Certificato Complementare Armonizzato che comprova le competenze relative ai veicoli specifici (Locomotive, elettrotreni, etc.), all’infrastruttura percorsa dal macchinista ed all’organizzazione dell’impresa di appartenenza. Anche in questo caso la formazione viene erogata sia dalle stesse imprese ferroviarie da cui il macchinista dipende, sia da centri di formazione riconosciuti.

L’istruttore e l’esaminatore: figure essenziali a garanzia di un’adeguata preparazione

Coloro che elargiscono la formazione e coloro che valutano i candidati sono quindi dei professionisti con grande preparazione ed esperienza alle spalle. Per poter esercitare il ruolo, oltre ad essere macchinisti altamente professionalizzati, necessitano a loro volta di una certificazione specifica. Qui entra in gioco ANSFISA che ha il compito di rilasciare questo riconoscimento a seguito di un esame appositamente strutturato per verificare e certificare le attitudini e le capacità formative e valutative di questi professionisti che si apprestano a compiere questo ulteriore step nel percorso professionale. A richiedere il riconoscimento possono essere sia i centri di formazione riconosciuti, sia le imprese ferroviarie, gli esercenti e i gestori di infrastruttura che hanno necessità di coinvolgere il proprio personale in questo percorso. Ogni anno attraverso questa attività vengono esaminati mediamente 150 candidati. Sono previsti due momenti distinti: prima un approfondimento normativo che aiuti a sedimentare l’iter formativo a cui la struttura richiedente li ha sottoposti e poi l’effettuazione dell’esame. Per fare entrambi i passaggi e concludere l’intero percorso di riconoscimento è previsto il pagamento di 1000 euro. Il riconoscimento vale cinque anni e l’esame va ripetuto nel caso non venisse praticata l’attività per più di un anno.

La formazione per diventare istruttore e/o esaminatore

ANSFISA pianifica l’attività a inizio anno: ante covid in genere venivano previste 4 sessioni che poi sono state ridotte a 2 durante il periodo pandemico. Le sessioni formative e di esame sono congiunte per i due ruoli, che si differenziano in termini di requisiti richiesti e tipologia di verifica finale. Durante la giornata di formazione si propone un approfondimento della normativa applicabile ai processi formativi finalizzati al rilascio delle abilitazioni necessarie per lo svolgimento delle attività nel rispetto dei principi di Indipendenza, Imparzialità, Responsabilità, Riservatezza e Trasparenza che devono sempre ispirare il comportamento dei candidati.

L’esame di certificazione

Alla sessione formativa segue un esame e un esame orale individuale che nel 2022, a seguito del rallentamento dell’emergenza dovuta al COVID-19, è tornato ad essere in presenza. L’esame scritto dura cinque ore e mezza. Le prime quattro ore sono riservate alla risposta di tre quesiti attraverso i quali vengono valutate le capacità formative e valutative dei candidati. Viene poi richiesta l’elaborazione di slides esplicative sull’argomento trattato in una delle tre domande poste in precedenza. Durante la prova orale il candidato viene valutato da una commissione composta da tre membri di cui uno assolve il ruolo di presidente. Si inizia con una simulazione in role-playing utilizzando le slides prodotte in sede di esame scritto. Seguono domande di approfondimento al fine di valutare l’eccellenza dei candidati istruttori in merito alla conoscenza approfondita della normativa “sapere perché delle cose” e all’eccellenza dei candidati esaminatori in merito al “sapere come far fare le cose nel migliore dei modi”. Dopodiché si procede, per i candidati istruttori, con la formulazione di domande di validazione formativa sulla regolamentazione ferroviaria mentre, per i candidati esaminatori con la formulazione di domande di esame per la certificazione del requisito professionale. In generale vengono valutati sia gli aspetti relativi alla capacità espositiva e formativa sia che quelli sulla conoscenza specifica delle disposizioni normative e regolamentari dell’attività di sicurezza per la quale si richiede il riconoscimento di istruttore. Per chi si appresta a diventare esaminatore si considera anche la capacità di valutazione e di conduzione di un esame teorico e pratico. Il trend degli ultimi anni ha visto, mediamente, sul totale dei candidati circa l’80% superare l’esame e ottenere il riconoscimento.