angle-left LE RELAZIONI INTERNAZIONALI DI ANSFISA TRA OBIETTIVO STRATEGICO E CONFRONTO OPERATIVO

Nel settore della mobilità e dei trasporti, la globalità e l’interconnessione sono elementi strutturali e storia consolidata.

ANSFISA, sin dalla sua nascita, è inserita in un contesto internazionale che rende il confronto e lo scambio con gli altri Paesi, europei ed extraeuropei, oltreché un obiettivo strategico, anche un milestone del suo agire.

Mobilità e Trasporti al centro dell’agenda internazionale

I temi in cui si inquadra l’operatività di ANSFISA sono in estrema sostanza quelli prioritari della cosiddetta “Agenda internazionale”: centrali le grandi sfide che riguardano quanto e in che modo le persone e le merci si muovono oggi, e si muoveranno nel prossimo futuro, sulle reti di trasporto esistenti e su quelle da costruire. Come governare uno sviluppo che assicuri innanzitutto sicurezza, ma anche sostenibilità economica e ambientale, efficienza, interoperabilità?

Se ne parla continuamente nel dibattito pubblico, parallelamente alla messa a terra del PNRR, e, per l’Italia in particolare, della quota parte significativa dedicata proprio agli investimenti sulle infrastrutture del Paese. Durante Connecting Europe Days, l’evento europeo dedicato alla mobilità, che quest’anno si è tenuto a Lione nel mese di giugno, al centro del confronto gli aspetti di sviluppo di una rete che certamente deve essere sempre più connessa ma che si deve anche integrare coerentemente negli obiettivi del Green New Deal, mettendo in priorità la sostenibilità di un settore di grande impatto economico e sociale, anche con il supporto della tecnologia digitale che può dare un grande contributo per una mobilità più sicura, più smart, più ecocompatibile.

Per ANSFISA carta d’identità europea e vocazione internazionale…

La vocazione internazionale è in parte ereditata da ANSF, la struttura, oggi confluita in ANSFISA, che dal 2008, nell’ambito della regolamentazione europea, si è occupata di certificazione, regolazione normativa e controllo della sicurezza sui binari contestualmente all’apertura del mercato ferroviario alla concorrenza. ANSFISA è dunque da subito inserita a pieno titolo nel circuito dell’Agenzia ferroviaria europea (ERA) per le attività connesse al settore del trasporto ferroviario. Successivamente entrano nel governo delle relazioni internazionali, oggi affidate a Gabriella De Stradis, capo della segreteria tecnica del Direttore, anche aspetti più strettamente attinenti al settore stradale e autostradale, dove l’Unione europea mantiene una competenza ai sensi del titolo VI del trattato di Lisbona (2009) e in particolare l'articolo 91 del trattato sul suo funzionamento.

Quindi in ambito ferroviario, ANSFISA collabora costantemente con l’ERA che ha sede in Francia e contribuisce all'integrazione delle reti ferroviarie europee, rendendo i treni più sicuri e facendo sì che possano attraversare le frontiere nazionali senza fermarsi. Tra gli obiettivi prioritari c’è quello di sviluppare sistemi di implementazione, misurazione e monitoraggio sulla sicurezza che siano comuni, condivisi ed economicamente sostenibili, in collaborazione con gli operatori ferroviari, le autorità nazionali, le istituzioni dell'UE e altri organismi; nonché istituire standard e norme di segnalamento uniformi in tutta l'Europa.

Parlando di strade e autostrade, a livello europeo, il piano d'azione stradale del 2010, il Libro bianco sui trasporti del 2011, gli Orientamenti programmatici della Commissione europea sulla sicurezza stradale, nonché il Consiglio dell'UE, hanno traguardato l'obiettivo finale al 2050 dell'azzeramento del numero di vittime della strada puntando alla graduale diminuzione dell’incidentalità, al miglioramento dell'educazione e della formazione; al rafforzamento del controllo; al miglioramento della sicurezza delle infrastrutture stradali e dei veicoli.

…anche oltreoceano.

Al di là dell’Unione Europea, già a partire dal 2021, ANSFISA ha avviato una serie di attività di collaborazione internazionale, con alcuni Stati che hanno, sul lato della sicurezza delle infrastrutture di trasporto, un assetto analogo a quello italiano, anche guardando oltreoceano. Videoconferenze e tavoli di lavoro per la condivisione di documenti e buone pratiche hanno visto coinvolta l’Argentina, in particolare la Junta de Seguridad en el Transporte, con cui è stato instaurato un rapporto di proficuo scambio di contributi e iniziative.

A luglio 2022 ANSFISA ha poi incontrato una delegazione dell’Ambasciata del Brasile in Italia, composta da rappresentanti dell’Agenzia per i trasporti terrestri (ANTT), del Ministero delle Infrastrutture brasiliano e altre istituzioni del Paese. Obiettivo: illustrare il modello italiano per la sicurezza delle infrastrutture. Proprio durante il seminario in cui è stata raccontata l’organizzazione e le sue principali attività, Domenico De Bartolomeo, Direttore di ANSFISA, ha voluto ribadire come “Il confronto tra realtà diverse, ma su temi comuni, arricchisce la ricerca di un modello sempre più efficace per la promozione della sicurezza delle infrastrutture e delle reti di trasporto, guardando anche alle best practices internazionali, utili per la ricerca e lo sviluppo di innovazioni tecnologiche a tutela del patrimonio infrastrutturale”.

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Sempre nell’ambito delle attività di divulgazione e promozione della cultura della sicurezza ANSFISA partecipa regolarmente ad iniziative di formazione e confronto con Paesi terzi. Una sessione formativa è stata dedicata ad una delegazione di studenti emiratini che seguono all’Università di AbuDhabi corsi di Risk Management e Emergency Response e che, nell’ambito di un ricco programma di visite a Istituzioni ed Enti italiani esperti in materia di protezione civile e sicurezza, hanno voluto conoscere il modello operativo dell’Agenzia, per approfondire in particolare il tema della sicurezza sulle strade.

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Il modello ANSFISA: operatività e competenze a confronto con gli altri Paesi

Visto il carattere di internazionalità che permea l’impostazione sia strategica che operativa di ANSFISA, il confronto con l’organizzazione e l’impianto istituzionale degli altri Paesi è stato oggetto di una recente analisi strutturata di benchmark, su un panel esteso di Paesi europei e non.

Restringendo il campo a una casistica confrontabile, per caratteristiche operative e competenze affidate, o per affinità socio-economica del paese o per comparabilità delle infrastrutture, emerge l’unicità del modello di ANSFISA che racchiude in sé la concentrazione delle competenze in materia di promozione e vigilanza sulla sicurezza e la trasversalità degli ambiti di azione: ferrovie, infrastrutture stradali e autostradali, impianti fissi e trasporto rapido di massa.

In Austria c’è una sola entità di riferimento con responsabilità e attività in larga parte sovrapponibili a quelle demandate ad ANSFISA, quindi il modello è ampiamente paragonabile, seppur rimanga sostanziale la differenza derivante dalla tipologia dell’ente: le competenze in questo caso sono in capo al Ministero, e le differenze consistenti sui dati territoriali demografici e di infrastruttura.

Il modello francese è paragonabile ad ANSFISA per ferrovie e impianti fissi in termini di operatività ma la competenza stradale è ripartita tra 2 enti complementari.

Nel Regno Unito la maggior parte dell’operatività di ANSFISA è esercitata dal dipartimento governativo, non ministeriale, ORR (Office of Rail and Road), responsabile per la regolamentazione. Gli impianti a fune sono competenza di un organo specifico.

Il modello tedesco prevede invece 3 enti: l’Agenzia governativa che svolge le funzioni di autorità nazionale per la sicurezza ferroviaria (NSA), quella che svolge le funzioni di autorità nazionale per la sicurezza stradale e, anche in questo caso, gli impianti fissi di competenza del Ministero.

Studiati anche i casi della Norvegia e del Canada, vista la similitudine in termini di operatività e di processi presidiati: in Norvegia le competenze attuali di ANSFISA sono svolte da 3 Agenzie mentre in Canada la maggior parte sono svolte dal Ministero, eccezion fatta per una serie di attività delegate ad apposito Ente in materia di ferrovie.