angle-left GALLERIE: PREVENZIONE, PROTEZIONE E SOCCORSO PER RIDURRE IL RISCHIO

L’Europa per le sue caratteristiche orografiche presenta uno sviluppo chilometrico di gallerie molto rilevante. In Italia il dato è ancora più accentuato.

LE GALLERIE IN ITALIA: NUMEROSE, ESTESE E IN ESERCIZIO DA MOLTI ANNI

Parlando di strade e autostrade, basti pensare che nel nostro Paese è concentrato il maggior numero di tunnel stradali, più della metà, appartenenti alla cosiddetta rete TEN-T, la Rete Trans-europea dei Trasporti (TEN-T) che include le autostrade o le strade ad alta qualità, esistenti, nuove o da adattare. In ambito nazionale, la rete TEN-T risulta pari a 9.481 km; ha quindi una estensione inferiore al 1% dell’intera rete stradale italiana. L’infrastruttura stradale italiana comprende infatti autostrade, strade statali, strade regionali, provinciali e comunali. Se ci si limita a considerare solo gli 8.006 km di autostrade e 27.259 km strade statali, gestiti dall’ANAS, si contano 2.179 gallerie. Una fotografia comunque parziale se si considera che in Italia ci sono circa 840.000 km di strade. L’Italia ha inoltre molte gallerie datate: più del 50% è in esercizio da oltre 30 anni.

Spostando lo sguardo sul trasporto su ferro, complessivamente ci sono 1.633 gallerie ferroviarie in esercizio sulla rete nazionale, un’estensione maggiore che nel resto d’Europa. E anche questo è un dato parziale che si riferisce solo alla rete principale. Di questo complessivo circa 1.289 sono più lunghe di 1 km o costituiscono una “sequenza di gallerie”, ovvero quelle intervallate da un tratto all’aperto di lunghezza inferiore a 500 m. Le gallerie rappresentano quindi il 7,7% dell’intera rete ferroviaria nazionale che è composta da circa 16.800 km di infrastruttura. Un altro dato di cui tener conto, soprattutto in termini di sicurezza, è che sul totale delle gallerie di lunghezza superiore a 500 m circa il 65% è in servizio da più di 50 anni, quindi da prima del 1972.

 

QUANTI SONO GLI INCIDENTI IN GALLERIA?

In estrema sintesi il dato che emerge è che, sia su ferro che su asfalto, gli incidenti in galleria non sono generalmente più frequenti che sul resto della rete. Il tema più critico è rappresentato dalle possibili conseguenze che possono invece assumere dimensioni molto gravi proprio per la peculiarità dell’infrastruttura. Per questo è necessario coordinare al meglio tutte le attività che riguardano la prevenzione, le misure di protezione e poi anche gli eventuali interventi di soccorso che si possono rendere necessari. Per far funzionare l’intera filiera la premessa è d’obbligo: l’osservazione del fenomeno e il relativo monitoraggio sono fondamentali per comprendere le cause all’origine degli eventi incidentali.

?? Sull’infrastruttura ferroviaria: un fenomeno molto limitato

Nel quadro complessivo dell’esercizio ferroviario, le gallerie non hanno rappresentato, negli ultimi anni, un elemento sensibile per livelli di incidentalità: in termini di numero di inconvenienti a km, sono risultati circa 12 volte inferiori a quelli registrati nella restante rete infrastrutturale. Se si analizzano i soli incidenti significativi in galleria (incidenti che hanno causato almeno 1 decesso o lesione grave o danni superiori a 150.000 euro o interruzione del servizio superiore a 6h) nel periodo 2017-2022 si rileva che rappresentano una quota inferiore al 3% di quelli totali. Circa il 40% degli incidenti in galleria sono legati ad indebita presenza di pedoni sulla sede ferroviaria, la restante parte è principalmente legata a problematiche verificatesi in contesti manutentivi.

Un fenomeno molto limitato in termini assoluti ma su cui comunque si sono individuate alcune aree di miglioramento:

  • Illuminazione di emergenza
  • Marciapiedi
  • Uscite di emergenza
  • Comunicazioni per le squadre di soccorso con propri dispositivi

Una casistica di evento potenzialmente critico e molto attenzionato è la sosta prolungata e non programmata in galleria che può portare a una evacuazione spontanea e non controllata che può esporre le persone ai pericoli presenti in una galleria. Questa circostanza potrebbe richiedere una vera e propria gestione dell’emergenza per cui devono essere sviluppati gli scenari possibili, in relazione alla posizione del treno, alle condizioni e limitazioni dei sottosistemi fissi e dei veicoli, alle misure di evacuazione e soccorso che devono essere descritte nel piano di emergenza.

 

?? Nuova normativa in arrivo, il tavolo tecnico coordinato da ANSFISA

 

In termini generali è stato avviato un processo di revisione dell’impianto normativo attuale, tramite la costituzione di un tavolo tecnico coordinato da ANSFISA, a cui partecipano rappresentanti del MIT e dei Vigili del Fuoco, per assicurare l'omogeneità della normativa nazionale con quella dell'Unione Europea in materia di requisiti e di sicurezza delle gallerie ferroviarie. L’obiettivo è arrivare all’adozione di un nuovo decreto ministeriale finalizzate a garantire un livello adeguato di sicurezza ferroviaria ed una armonizzazione dell’approccio alla problematica mediante specifiche indicazioni tecniche di prevenzione e di protezione da applicare alle infrastrutture ferroviarie e ai veicoli, con la definizione dei tempi di adeguamento alle prescrizioni da parte dei gestori e delle imprese ferroviarie.

?? Gli incidenti sull’infrastruttura stradale e autostradale:

Per le gallerie stradali (soggette all’applicazione del D.lgs. 264/06), l’andamento degli eventi incidentali di rilievo registra un trend discontinuo che, tuttavia, vede una chiara controtendenza nel 2022. I mezzi coinvolti sono per il 72% veicoli leggeri, con un lieve incremento della percentuale di veicoli pesanti, oltre 23%. Le cause di incidente sono prevalentemente attribuibili a indebiti comportamenti da parte dei guidatori, come disattenzioni o violazioni del codice della strada, ma resta elevata la percentuale di incidenti con incendio dovuti a guasti meccanici che pesano per il 20%.

 

------ I DATI DELL’ACI -----------------------------

 

Allargando lo sguardo all’intera rete, secondo dati ACI, le gallerie stradali sono complessivamente meno soggette ad incidenti rispetto alle corrispondenti sezioni a cielo aperto. Dal dato si può quindi dedurre che all'interno di queste strutture l'attenzione dell'utente è maggiore e la velocità di marcia diminuisce, trattandosi di un ambiente inusuale. Resta poi il fatto che in galleria non sono presenti le condizioni atmosferiche rilevate a cielo aperto.

Il numero di incidenti in galleria, nel 2021, è stato pari a 595 rispetto ai 151.875 incidenti totali registrati in Italia nello stesso anno ed il numero di morti in galleria è stato pari a 18 contro i 2.875 decessi sulle strade italiane. Tamponamento ed urto contro ostacoli o contro veicoli in sosta o fermata sono le tipologie di incidenti più frequenti. Un dato sorprendente è che la mortalità più alta si verifica nelle gallerie illuminate: 14 morti contro 4 verificatisi nelle gallerie prive di illuminazione. In generale, a fronte di un numero di incidenti minore registrati in galleria, spesso le conseguenze sono più severe per cui risulta fondamentale la predisposizione di un meccanismo efficiente per mitigare la severità delle conseguenze dell’incidente stradale e al contempo ottimizzare le risorse per coordinare al meglio le attività di soccorso. 

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IL RUOLO DELLA COMMISSIONE PERMANENTE PER LE GALLERIE

Un lavoro fondamentale sulla sicurezza delle gallerie stradali è svolto dalla Commissione Permanente per le Gallerie che esercita le funzioni di autorità amministrativa previste nella direttiva 2004/54/CE per tutte le gallerie situate sulla rete transeuropea con una lunghezza maggiore di 500 m situate sul territorio nazionale e che, con una norma del 2021, viene incardinata in ANSFISA. La Commissione è responsabile delle ispezioni, delle valutazioni e delle verifiche funzionali e di tutti gli aspetti di sicurezza di una galleria, emanando, ove necessario, disposizioni volte a garantirne l’osservanza. Inoltre, provvede alla messa in servizio delle nuove gallerie. Tra le verifiche che la Commissione compie regolarmente sulle attività dei gestori ci sono anche i piani di intervento in caso di emergenza, per fornire formazione ed equipaggiamento ai servizi di pronto intervento; la definizione delle procedure per la chiusura immediata di una galleria in caso di emergenza e in generale l’attuazione delle misure previste per la riduzione dei rischi. Quindi ha un ruolo di primo piano nel contribuire ad una gestione ordinata e coordinata anche degli eventi incidentali.

 

 

ATTIVITA’ IN CORSO PER ACCRESCERE I LIVELLI DI SICUREZZA

Parallelamente ANSFISA ha incrementato l’attività di monitoraggio e l’attività ispettiva nelle gallerie e ha potenziato l’analisi degli eventi, anche attraverso un maggior coinvolgimento dei gestori. In termini di regolamentazione, tra i lavori in corso c’è l’estensione dell’applicazione delle misure di sicurezza principali anche alle gallerie ubicate lungo le reti secondarie. Tra le direttrici di intervento individuate ci sono anche adeguati piani di cantierizzazione che mirino a contemperare, nelle scelte, anche il rischio trasportistico legato alla presenza di cantieri stradali.

Un ulteriore fronte di lavoro attivato e da intensificare riguarda lo scambio delle informazioni, la collaborazione teorica e pratica, il contributo coordinato di tutti i soggetti chiamati ad agire in caso di evento avverso. Un lavoro congiunto proprio per, traguardare, in primis, la riduzione della probabilità dell’evento incidentale attraverso le norme di sicurezza da applicare e la regolazione del traffico. Poi, in caso l’intervento di soccorso si renda necessario, l’obiettivo è di identificare le migliori procedure da adottare, ciascuno per propria competenza, ma in modalità organica e coordinata, per rendere più efficaci e tempestivi i sistemi di allarme, per limitare al massimo i tempi di intervento, per adottare comportamenti efficaci per proteggere le persone e ridurre i danni diretti e collaterali. Il tema dell’incidentalità in galleria richiede sempre di più il coinvolgimento di tutte le istituzioni interessate e dei gestori, sviluppando contestualmente anche iniziative di formazione e informazione rivolte agli utenti.