Comitato Unico di Garanzia

La legge 4 novembre 2010 n. 183 ha disposto, per le pubbliche amministrazioni, l’obbligo di costituire, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, il “Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni” che sostituisce, unificando le competenze in un solo organismo, i Comitati per le pari opportunità e i Comitati paritetici sul fenomeno del mobbing.

Il Comitato Unico di Garanzia (CUG) contribuisce all’ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico nell’obiettivo di migliorare l’efficienza delle prestazioni garantendo, allo stesso tempo, un ambiente di lavoro caratterizzato dal rispetto dei principi di pari opportunità e dal contrasto di qualsiasi forma di discriminazione e di violenza morale o psichica per i lavoratori.

Con la Direttiva del 4 marzo 2011, aggiornata dalla Direttiva n. 2/2019, il Ministro per la Pubblica amministrazione e l’innovazione e il Ministro per le Pari opportunità hanno fornito le linee guida sulle modalità di funzionamento e sui criteri di composizione dei Comitati Unici di Garanzia.

A seguito della nascita della nuova Agenzia ANSFISA (art. 12 del D.L. 109/2018, convertito in legge 130/2018), operativa dal 30 novembre 2020, con decreto prot. 29376 del 20/12/2021 è stato nominato il CUG per la nuova Agenzia.

Il CUG ha compiti propositivi, consultivi e di verifica previsti dall’art. 57 del Decreto legislativo 165/2001. Contribuisce ad assicurare parità e pari opportunità di genere, rafforzando la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici e garantendo l’assenza di qualunque forma di violenza morale o psicologica e di discriminazione, diretta e indiretta, relativa al genere, all’età, all’orientamento sessuale, alla razza, all’origine etnica, alla disabilità, alla religione e alla lingua. Favorisce l’ottimizzazione della produttività del lavoro, migliorando l’efficienza delle prestazioni lavorative, anche attraverso il miglioramento dell’ambiente lavorativo caratterizzato dal rispetto dei principi di pari opportunità e di benessere organizzativo.